di Alberto Lucchin – 25 settembre 2023

Solidaria 2023 celebra l'invisibile che sorregge comunità

 Con un tesoretto di oltre ottanta appuntamenti in 14 giorni la sesta edizione onora l'apporto "che non si vede, ma si sente" del volontariato. Già aperte le candidature per ospitare l’edizione 2024 nelle province di Padova e Rovigo

Solidaria, il festival della solidarietà, ha cambiato pelle. L’edizione 2023, in pieno svolgimento e visitabile fino al 1 ottobre in diverse location fra Padova, Rovigo, Piove di Sacco ed Este, è diversa dal passato, ma con il volontariato sempre nel cuore. Forse, se possibile, ancora più vicino a quel mondo composto da migliaia di persone che, ogni giorno, si impegnano a favore della comunità. La sesta edizione di Solidaria, infatti, segue l’evoluzione del ruolo del volontariato nella società, dando spazio a qualche performance artistica in meno e più laboratori e convegni per avviare un percorso nuovo, in cui cittadini, associazioni, enti pubblici ed imprese possano lavorare fianco a fianco per costruire insieme una comunità accogliente ed inclusiva.

La volontà del CSV di Padova e Rovigo, organizzatore del festival, è quella di ampliare l’estensione geografica di Solidaria, portando a Rovigo, e per la prima volta a Piove di Sacco ed Este (Padova), attività laboratoriali mirate a far emergere quella dedizione e quell’impegno che silenziosamente rende possibile il funzionamento di servizi essenziali per la comunità.

La parola chiave di Solidaria 2023 è “invisibile”, un aggettivo che d’altronde nasconde molteplici sfaccettature e che racchiude anche l’immagine e l’essenza stessa del volontariato: noi tutti ci avvaliamo di servizi che funzionano proprio per merito di persone che donano gratuitamente il proprio tempo e le proprie forze alla comunità. Lo fanno per amore verso la comunità stessa e lo fanno spesso senza alcuna volontà di farsi notare. Collaborano al funzionamento di quella società in cui tutti noi viviamo, nella quale sono coinvolti diversi attori che non possono più rimanere ai margini.

La strada è quella tracciata dal manifesto dei CSV italiani, presentato da CSVnet lo scorso gennaio. Centri Servizio sempre più agenti di sviluppo del territorio, in grado di promuovere e alimentare la collaborazione tra le realtà del volontariato, oltre a favorire la cooperazione tra volontariato, istituzioni e imprese per valorizzare le forme emergenti di volontariato e animare la cultura della convivenza, del dono e dell’aiuto. Ecco allora che si coglie il senso di tante proposte “tecniche”, chiamate non a caso “Percorsi partecipativi”, per affinare le proprie competenze solidali e dare ancora più centralità ai principi contenuti nella Carta dei Valori del Volontariato, che più di ogni altra edizione ha guidato l’organizzazione di questo festival.

Insomma, le associazioni sono le principali protagoniste del cartellone di questa “diffusa” Solidaria, chiamate a lavorare insieme a tutti gli attori del territorio per riuscire a costruire comunità più accoglienti e inclusive. Il tutto grazie a un’ottantina gli appuntamenti previsti, dei quali 57 di questi sono proprio stati proposti e realizzati da Enti del Terzo Settore. Un ricco cartellone che vuole rendere “pop” non soltanto spettacoli e intrattenimento, ma anche convegni, workshop, incontri formativi, in un periodo storico in cui anche le più piccole realtà solidali cercano di trovare ogni giorno il giusto equilibrio tra burocrazia, adempimenti e servizi per la collettività.

Da questo “anno zero” di Solidaria parte anche una proposta sfidante per tutte le comunità delle province di Padova e Rovigo: è aperto ufficialmente il bando per l’individuazione del territorio “Solidaria 2024”, che verrà nominato il 5 dicembre in occasione della Giornata internazionale del volontariato. Un lavoro che non si ferma e prosegue nel solco dell’innovazione e della solidarietà, insomma.

La colletta alimentare a Padova © Maurizio Cavaliere - Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

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