di Marco Benedettelli – 21 aprile 2022

La corsa come punto di incontro tra autismo e volontariati

 L'associazione Filippide Marche e i suoi volontari-accompagnatori, porta gli atleti a tagliare il traguardo della socializzazione

Marzo è stato un mese da record per Filippide Marche, l’associazione di volontariato sportivo che coinvolge e impegna nella corsa di lunga distanza giovani e meno giovani affetti da sindrome autistica e da malattie rare affini. Due atleti associati hanno infatti portato a termine una mezza maratona, la  “Stracivitanova”, una gara podistica competitiva per atleti tesserati alla Fidal, la Federazione Italiana di Atletica Leggera. 21 kilometri e rotti, tra strade e colline della città rivierasca. Non era mai successo. Il risultato è di quelli da incorniciare per i due atleti che hanno tagliato il traguardo, due ragazzi con sindrome autistica.

Correndo, guidati dai loro accompagnatori, Giulio Pompei e Stefano Pignotti hanno impiegato rispettivamente un’ora e 52 minuti e due ore e 10 minuti per macinare il lungo tragitto. “È stata la prima volta che i nostri ragazzi hanno affrontato una maratona così impegnativa, in una gara ‘open’, aperta a tutti. Fino ad oggi si erano cimentati solo nelle 10 kilometri. Sì è trattato di un bel risultato, oltre che di una occasione di inclusione, di partecipazione – racconta la presidente, Cinzia Spataro –. Il risultato è la dimostrazione che ci vuole tanta costanza, e come in tutte le cose, i risultati ecco che arrivano”.

Filippide Marche nasce come diretta emanazione del progetto ideato e promosso nel 1983 dal presidente dell’associazione Sport e società, Nicola Pintus. La scintilla scocca a Cinzia Spataro proprio a seguito di una conferenza di Pintus, una ventina di anni fa. “Il suo progetto per aiutare le persone autistiche faceva conciliare due aspetti centrali della mia vita, il lavoro da logopedista e la passione per la corsa. E così ho deciso di portare Filippide anche nelle Marche”.

La maratona, la corsa su lunga distanza, è per sue caratteristiche atletiche particolarmente adatta a chi ha una disturbo dello spettro autistico, dove si tendono a ripetere sempre gli stessi movimenti. Non solo, arriva anche un giovamento medico, indotto dalla capacità dell’attività atletica di calmare, tranquillizzare chi lo pratica. Spiega la presidente: “Il dottor Sergio Brunamontini, un medico sportivo che ha lavorato con noi tanti anni, ha dimostrato quanto la corsa sia importante per le persone autistiche. Chi corre, può anche diminuire il dosaggio di quelle medicine specifiche che si prescrivono per i disturbi autistici, dato che lo sport ha un notevole effetto calmante. Lo studio di Brunamontini è stato poi diffuso anche in delle conferenze mediche”.

Ma al di là dell’aspetto competitivo e agonistico, che nello sport sono di sicuro il sale e la molla dell’impegno, Filippide Marche si pone anche come momento di aggregazione, di socializzazione, attraverso il gioco e l’attività fisica all’aria aperta. È anche un modo di praticare l’atletica che smonta i pregiudizi, che mostra come chi è affetto dal disturbo dello spettro autistico possa vivere i propri allenamenti, partecipare a gare agonistiche al pari degli altri sfidanti, se posto nelle condizioni adatte.  Continua Spataro: “L’associazione oggi conta una ventina di partecipanti, anche bambini, che hanno l’occasione di vivere lo sport in normalità e tranquillità, come tutti gli atleti. I nostri allenamenti sono bisettimanali, abbiamo un pullmino che presta  servizio di accompagno, sollevando i genitori dell’impegno. Non solo, la domenica organizziamo le passeggiate di Cammina con noi,  momenti inclusivi a cui prendono parte anche le famiglie”.

La squadra di Filippide Marche si prepara al campo di calcio “Sandro D’Addio” dell’Usa Santa Caterina, a Fermo, in un ambiente comunque protetto, dove si può correre in tranquillità. Un ruolo fondamentale lo hanno gli accompagnatori: “Ovvero le persone che si allenano insieme ai ragazzi autistici. Che danno loro il tempo, li affiancano. I risultati sono migliori quando c’è il supporto di queste figure. Oggi la nostra associazione ne ha sette o otto costanti, e sono volontari molto preziosi, per noi. Non è facile trovarne. L’accompagnatore deve avere doti atletiche e vocazione da educatore”.

Filippide Marche fa parte della Fisdir, Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali e può prendere parte anche alle competizioni della Fidal. Dopo Civitanova, altre gare agonistiche “open” sono in arrivo, ma questa volta si torna su percorsi di 10 kilometri: la Sem Run a Porto Sant’Elpidio il 15 maggio e poi la maratona di Porto San Giorgio il 2 giugno. Mentre per il 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, Filippide Marche si è unita al “Run for autism” di Roma, dove hanno partecipato anche gli altri atleti dei progetti Filippide nazionali. “Tutto è iniziato piano piano. Nessuno – conclude Cinzia Spataro – ci dava veramente ascolto, quando proponevo l’idea di importare anche nel nostro territorio questo tipo di attività sportiva. Fondamentale è stata una donazione che ci è arrivata grazie a uno spettacolo di Neri Marcoré e Claudio Baglioni al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Da lì, prima con pochi volontari, e poi sempre di più, ha preso il via la nostra corsa”.

Gli atleti di Filippide Marche alla Stracivitanova 2022, dopo aver completato il percorso di 21 Km

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