di Marco Benedettelli – 8 luglio 2022

Il mutuo aiuto che funziona a Macerata

 Dal gioco d'azzardo ai familiari di malati di Alzheimer, dal contrasto alla violenza domestica al sostegno per chi è passato dal Covid. Nel capoluogo marchigiano, da quasi venti anni, il modello dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto è risposta efficace quanto tempestiva ai bisogni e alle fragilità sociali

Condividere un problema, essere l’uno risorsa dell’altro per superare il proprio isolamento e rafforzarsi attraverso il confronto reciproco. È lo spirito dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto, un movimento di vasto respiro, che costituisce una risorsa importante anche per gli enti pubblici sempre più aperti a stringere sinergie con le associazioni che li organizzano. 

Ne è un esempio l’Ama Macerata, Organizzazione di volontariato che dal 2005 opera nel proprio territorio per dare spazio e operatività a questo strumento di confronto comunitario, che nasce dal basso e che dagli anni 2000 si è sempre più fatto strada. Sono decine le associazioni di Ama in tutta Italia, più un numero incalcolabile di gruppi informali che operano l’auto mutuo aiuto a diversi livelli.  

Ad oggi Ama Macerata è attiva sul territorio con una serie di gruppi di Auto Mutuo Aiuto, ognuno nato laddove si è sentito il bisogno di intervenire su uno specifico punto di bisogno e fragilità. Il più longevo Ama che l’Organizzazione ha attivato si rivolge dal 2008  a chi ha problemi con il gioco d’azzardo. Spiega  il segretario dell’associazione, Samuele Lampa: “L’abbiamo chiamato ‘Giano’, proprio come la mitologica divinità bifronte. Perché la persona ludopatica è spesso vittima di una propensione cronica a mentire, a sé stesso, ad amici e parenti. E invece nel gruppo di auto mutuo aiuto ognuno è libero di parlare liberalmente, senza timore d’essere giudicato, perché si è tutti nella stessa condizione”.

Spiega l’associazione di Macerata che gli  Ama non sono gruppi terapeutici, né occasioni ricreative o socializzanti. L’Ama è uno strumento che genera supporto, incoraggiamento, scambio di informazioni e strategie per fronteggiare le difficoltà. I membri nell’aiutare se stessi, aiutano gli altri. “Abbiamo conosciuto la realtà degli Ama nel 2003, presso l’Università di Trento che è la culla di questo percorso di condivisione”, racconta Samuele Lampa. Le riunioni durano circa un’ora e mezza, con dodici partecipanti al massimo, così che tutti possano prendere la parola, oltre ad ascoltare quella altrui. A guidare le sedute ci pensano i facilitatori, persone che hanno acquisito esperienza partecipando ad altri Ama.  I membri del gruppo sono dei pari, non ci sono punti di riferimento, il livello è orizzontale. L’associazione e i suoi volontari hanno come obiettivo quello di organizzare gli incontri e avviarli, intercettando i bisogni della comunità. Via, via, ogni gruppo è strutturato per diventare autonomo. 

Giano, l’Ama sul gioco d’azzardo, è ormai una realtà autonoma, che i volontari della odv si limitano a monitorare e che procede con le proprie gambe, di settimana in settimana con incontri sempre molto partecipati. “Abbiamo deciso di costituirci come associazione per mantenere una certa autonomia e versatilità e non legarci a uno specifico contesto ma piuttosto per restare pronti a collaborare con più servizi, da quelli socio sanitari, alle istituzioni scolastiche”, spiega Lampa.

Le prime riunioni Ama le ha organizzate per combattere il vizio del fumo. Poi sono nate le azioni in rete con le strutture sanitarie e si sono avviati i gruppi per i familiari di malati d’Alzheimer. O organizzati corsi di formazione per dare il via ad Ama contro la violenza sulle donne.  I gruppi per i giocatori d’azzardo sono nati con la collaborazione dei dipartimenti di dipendenze patologiche. Ama Macerata è stata una delle primissime associazioni ad attivarsi per dare sostegno alle persone investite dal Covid.

A luglio 2022 è nata “La fenice”, Ama rivolto alle persone affette da fibromialgia che si tiene a Macerata ogni due settimane. A Recanati c’è il gruppo Vo.ce, dedicato ai problemi di matrice comunitaria e sociale. I suoi incontri trovano ospitalità al Centro Culturale Fonti San Lorenzo, poliedrico laboratorio di attività. Sempre al Centro Fonti di San Lorenzo, è stato appena avviato “Coccinelle in volo”, dedicato alla rielaborazione del lutto e che si accompagna con un altro Ama a Fermo concentrato sullo stesso tema. Con la volontà di ricucire dal basso un senso di comunità essenziale per superare traumi, ferite e malesseri che altrimenti con l’isolamento sono destinati solo ad aggravarsi.

La sala dove si svolgono gli incontri di A.M.A Macerata Odv, presso il Centro Culturale Fonti San Lorenzo

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