di Anna Donegà – 12 novembre 2021

Blueprint: sguardo al volontariato del 2030

 A 10 anni dall'anno europeo del volontariato e dopo un percorso partecipato durato alcuni mesi, il CEV – Centro Europeo per il volontariato ha pubblicato un documento che traccia la strada per valorizzare l'impegno civico al massimo del suo potenziale in tutti gli Stati membri.

Nel 2011 su iniziativa del Parlamento Europeo si è festeggiato l’anno del volontariato, un’occasione colta da molti paesi, Italia compresa, non solo per promuovere eventi ed iniziative per dare visibilità al mondo della solidarietà e del volontariato ma anche per effettuare ricerche e stilare documenti programmatici per invitare il mondo politico ed istituzionale a considerare e valorizzare l’apporto dei volontari e delle volontarie in Europa.

A livello italiano ricordiamo il Manifesto del volontariato per l’Europa, curato da CSVnet, l’associazione che rappresenta a livello nazionale ed europeo i Centri di servizio per il volontariato, sottoscritto dai principali coordinamenti italiani. Mentre a livello europeo le reti di volontariato supportate dal CEV – Centro Europeo per il Volontariato, hanno prodotto il P.A.V.E. Policy Agenda on Volunteering in Europe, documento che riassume le priorità dell’agenda politica del volontariato in Europa. Ogni documento è figlio del suo tempo e il P.A.V.E. rispecchia la situazione post-crisi economica del 2007, caratterizzata da misure di austerità e un tasso elevato di disoccupazione che hanno avuto un enorme impatto anche sul sistema del volontariato. Le priorità allora individuate si concentravano sulla necessità di una infrastruttura per il volontariato in Europa con un sistema normativo e di finanziamento adeguato e sulla necessità di una raccolta di dati coerente per misurare, valutare e valorizzare l’impatto delle azioni volontarie.

In questi 10 anni il documento è stato il punto di partenza in molti paesi per sviluppare quadri normativi più efficaci ad appropriati nell’ambito del volontariato e per accogliere e comprendere in maniera più completa la cultura del volontariato, ma la strada per un reale riconoscimento dell’apporto del volontariato è tutt’altro che conclusa. Da questa considerazione il CEV ha ritenuto necessario rileggere il P.A.V.E. alla luce della situazione attuale – influenzata anche dalla pandemia – per offrire stimoli e strumenti per un lavoro concertato tra organizzazioni e rappresentanti politici verso il 2030.

Il “Blueprint per il volontariato europeo 2030” approvato dall’assemblea del CEV a settembre 2021 a Berlino nasce da queste premesse e con l’obiettivo di stimolare un’accelerazione e, in generale, un cambio di marcia nell’ambito delle politiche e dei programmi di volontariato.

Ciò che caratterizza questo documento, anche rispetto al precedente del 2011 pur nella continuità di intenti, è una visione del volontariato matura, che lo vede come esercizio di democrazia e come risorsa non tanto e non solo in termini economici ma soprattutto in termini sociali. L’impegno civico – questo il messaggio per i decisori politici – ha un ruolo strategico per la coesione sociale, per lo sviluppo di comunità e per la messa in pratica dei valori europei.

Il “Blueprint” è sviluppato per punti, in maniera sintetica, attorno a 5 concetti tematici che sono frutto del confronto tra diverse organizzazioni europee, tra cui i Centri di Servizio per il volontariato. Per ciascun tema sono indicate le azioni di sviluppo nelle quali i decisori politici e i responsabili delle organizzazioni del Terzo Settore dovrebbero essere ingaggiati.

I 5 temi sono: partecipazione indipendente e inclusiva; coinvolgimento di nuovi volontari e metodologie; potenziamento; valorizzazione; risorse e coordinamento. Il documento contiene molti elementi frutto dell’esperienza degli ultimi 24 mesi di pandemia, evidenziati come opportunità da strutturare e far crescere, come il tema della digitalizzazione e di nuove forme di volontariato. Emergono inoltre altri aspetti interessanti tra cui la necessità di lavorare con il mondo della comunicazione e dell’informazione per superare visioni stereotipate e poco qualificanti dei volontari e la necessità di considerare il mondo del volontariato nei tavoli di concertazione per i valori di cui è promotore e portavoce e non solo come erogatore di attività e servizi.

In continuità con il documento 2011 rimangono strategici infine i temi della ricerca, della misurazione dell’impatto e delle risorse.

Il “Blueprint” è stato redatto in inglese e tradotto in italiano, francese, tedesco e spagnolo. Tutte le versioni si trovano qui. Le organizzazioni possono anche approvare e diventare “endorser” del documento compilando questo form.

Il neoeletto board del CEV - Centro europeo volontariato

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