di Redazione – 2 novembre 2021

Conferenza sul futuro dell'Europa: chiusa la seconda sessione plenaria

 

La Conferenza sul futuro dell’Europa, detta CoFoE, sembra essere una grande opportunità di democrazia partecipata. Se riuscirà ad esserlo oppure no e su come è strutturata, ne abbiamo parlato nel numero 1/202 della rivista di VDossier, nell’articolo a firma di Stefano Milia che potete leggere qui.

Lo scorso sabato 23 ottobre si è tenuta nel Parlamento europeo a Strasburgo la seconda Plenaria della Conferenza per discutere i contributi dei cittadini.

80 in totale i rappresentanti dei panel dei cittadini europei che si sono insediati come membri della plenaria per discutere dei temi di attualità legati ai panel e agli eventi principali.

La plenaria comprende 108 rappresentanti del Parlamento europeo, 54 del Consiglio (o due per Stato membro) e 3 della Commissione europea, 108 di tutti i parlamenti nazionali e 108 dei cittadini. Nell’ambito della componente dei cittadini, partecipano alle deliberazioni gli 80 rappresentanti dei panel europei di cittadini, i rappresentanti degli eventi nazionali o dei panel nazionali di cittadini (27, o uno per Stato membro) e il presidente del Forum europeo della gioventù. Inoltre partecipano in qualità di membri i rappresentanti del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo (18 ciascuno), i rappresentanti eletti degli enti regionali e locali (6 ciascuno) e i rappresentanti delle parti sociali (12) e della società civile (8).

La conferenza sul futuro dell’Europa è un esercizio democratico aperto, inclusivo e senza precedenti, con una piattaforma digitale multilingue, in cui tutti gli europei sono invitati a esprimersi su come plasmare il nostro futuro comune su varie questioni.

Dubravka Šuica, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Questo è un momento storico in cui, per la prima volta, i cittadini deliberano alla pari con i loro rappresentanti eletti a tutti i livelli. Portare i cittadini al centro del processo decisionale europeo rafforzerà le nostre democrazie rappresentative, mentre salpiamo verso il nostro futuro comune”.

Anche Guy Verhofstadt, membro belga del Parlamento europeo, si è pronunciato sulla CoFoeE, in particolare sui panel, dichiarando: “L’entusiasmo verso i panel dei cittadini è grande e le aspettative sono alte, la formula sta funzionando. La plenaria deve ora trovare le risposte ai problemi che sono stati sollevati, sotto forma di visione condivisa del futuro dell’Europa e di risultati concreti per riformare l’Unione europea. La politica dell’UE deve essere all’altezza della situazione”.

La prossima sessione plenaria della Conferenza si terrà il 17 e 18 dicembre. Nel frattempo, i contributi dei cittadini alla Conferenza continueranno nei panel e sulla piattaforma digitale multilingue che rimarrà disponibile per le idee e gli eventi dei cittadini, che entreranno a far parte della terza relazione prevista per dicembre e che alimenteranno le ultime sessioni dei panel europei di cittadini e le prossime riunioni della plenaria della Conferenza.

Conference on the Future of Europe Fotografo Mathieu CUGNOT

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