di Anna Donegà – 31 agosto 2022

Mappe per orientarsi con gli occhi altrui

 Il progetto europeo NEAR produce, con l'aiuto degli stessi beneficiari, mappe interattive e in continuo aggiornamento con lo scopo di individuare luoghi significativi per facilitare il delicato momento di arrivo di rifugiati, famiglie migranti, ma anche studenti fuorisede.

Milano, Perugia, Lisbona e Nicosia da oggi possono essere esplorate attraverso nuovi occhi e diversi punti di vista grazie alle “Mappe non convenzionali” realizzate con il coinvolgimento di più di 300 persone con background migratorio, giovani universitari, bambine e bambini.

Quello che rende “non convenzionali” queste mappe, interattive e accessibili tramite web, è il fatto di segnalare per ciascuna città curiosità, storie, luoghi del cuore, emozioni e playlist musicali oltre ai luoghi “convenzionali” e ai servizi utili per le persone migranti neoarrivate o presenti in Italia già da diverso tempo. È così che si scopre, tra le curiosità, che a Milano in via Ferrante Aporti cresce una bellissima pianta di glicine, che si arrampica sui muri dei Magazzini raccordati, sino a raggiungere i binari della stazione. È un glicine piantato anni fa da un negoziante, in memoria della moglie, e oggi a prendersene cura è tutto il quartiere.

A Perugia c’è invece un panorama unico dell’acropoli perugina che si può ammirare dal Palazzo Gallenga Stuart, edificio di stile tardo-barocco e sede dell’Università per Stranieri perugina, ma si scopre anche il “Giardino della Casa Comune dei perugini”, un angolo di verde appena fuori dal centro cittadino. La mappa poi si snoda tra i vicoli del centro storico dove è possibile incontrare studenti e persone protagonisti di tante storie di accoglienza, come quella di Moussa che ha portato un angolo d’Africa in città aprendo il bar Café Timbuktu.

Bellissimo anche il viaggio proposto attraverso le emozioni, ad esempio nel capoluogo lombardo. La tristezza che emerge per la poca valorizzazione del tratto finale di via Padova, la sorpresa di via Guido Cavalcanti per i tanti locali poco conosciuti, ma anche la rabbia per la mancanza di cura degli spazi pubblici in via Arquà e la felicità che suscita il parco Trotter, sempre molto frequentato e ricco di attività inclusive.

Francesca Locatelli della Fondazione ISMU, project leader del progetto europeo NEAR- NEwly ARrived in a common home, ci spiega che “le emozioni, come le segnalazioni degli altri luoghi, sono emerse nel corso di alcuni focus group da coloro che abbiamo definito ‘Community Agents’, cittadini di origine straniera veri e propri agenti di comunità per l’integrazione di migranti neo arrivati. L’obiettivo del progetto NEAR, attraverso lo strumento delle mappe, è infatti quello di individuare luoghi significativi per facilitare il delicato momento di arrivo di persone titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo, minori neoarrivati e le loro famiglie, studenti universitari internazionali e rifugiati. Il lavoro che ne è risultato è però utile per tutti i cittadini e le cittadine per scoprire aspetti nuovi di una città che vivono da molto tempo e, ci auspichiamo, possa essere anche un contributo significativo per riscrivere la narrazione di alcune aree cittadine, come quella esplorata a Milano, tra la Stazione Centrale e il Naviglio Martesana”.

Curiosando nel sito del progetto NEAR in realtà ci si trova di fronte a 8 mappe, non 4, perché per ciascuna delle città è stata realizzata anche una mappa per e degli studenti universitari, un lavoro portato avanti in parallelo grazie alla partnership con 4 Università locali. Anche in questo caso le mappe sono uno strumento per favorire l’accoglienza e l’orientamento degli studenti neo-arrivati e forniscono informazioni sui punti di riferimento istituzionali, ma anche e soprattutto sugli spazi di ritrovo, i luoghi che meritano una visita, le attività commerciali e i mezzi di trasporto, così come i luoghi di svago e relax.

Le mappe sono anche in fase di stampa per poter essere distribuite in formato cartaceo ma nella versione web interattiva restano aperte al contributo di ciascuno e saranno continuamente implementate.

L’invito è quello di segnalare luoghi del cuore, aspetti curiosi, angoli da riscoprire per vivere una città aperta e “casa” di ciascuno.  Si può contribuire all’implementazione delle mappe direttamente dal sito del progetto oppure, per chi vive a Milano, ad ottobre in occasione della caccia al tesoro che sarà organizzata dal progetto per scoprire i luoghi mappati e magari imbattersi nei profumi del balcone di Rita Beatriz, una delle community agent coinvolte, che racconta: “La felicità per me è risentire i profumi delle erbe aromatiche che i miei genitori seminavano nel nostro paese e che ho piantato anche sul mio balcone a Milano. Ho iniziato a seminare anche oltre la casa, negli orti di via Padova e nei giardini di Niguarda e adesso ne sto ammirando i frutti”.

Il progetto NEAR, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF) è coordinato da Fondazione ISMU (Italia) in partnership con Tamat ONG (ITALIA), Cardet ONG (Cipro), AidGlobal (Portogallo), Università Cattolica del Sacro Cuore (Italia). Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito NEAR e seguire il relativo account Instagram.

Amal, presidente di Eva, associazione di donne egiziane in Italia e mentor NEAR

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