Ha raggiunto l’intesa in Conferenza Stato-Regioni nei giorni scorsi il decreto interministeriale sulla certificazione delle competenze dei volontari. Una novità attesa da tempo che è passata alla firma dei ministeri competenti e dovrebbe trovare concretizzazione a breve. “Ai sensi dell’articolo 19, comma 2, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali – si legge nel testo dell’intesa in Conferenza Stato Regioni -, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito, il Ministro dell’università e della ricerca e il Ministro per la pubblica amministrazione, recante la definizione dei criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato”.
“Una buona notizia – ha commentato dai suoi profili social la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci – perché abbiamo finalmente approvato il decreto per la certificazione delle competenze dei volontari. Da oggi le istituzioni riconoscono il valore di chi sceglie gratuitamente di aiutare il prossimo con un semplice ma anche potente atto volontario teso alla costruzione del bene comune. A chi svolge almeno 60 ore di volontariato in un anno saranno riconosciute le competenze acquisite da spendere nel proprio percorso di studi, nel lavoro, ma anche nei concorsi pubblici. Il volontariato è una ricchezza per la persona, ma è anche una ricchezza per la nostra società e in questa Italia c’è un modello di solidarietà sociale e di volontariato, una tradizione unica e noi come governo continueremo sempre a valorizzarla e a promuoverla”.
Sarà compito delle realtà del terzo settore preparare progetti per i volontari formalizzando anche le finalità e gli obiettivi. Una novità rilevante che arriva a pochi giorni dall’elaborazione della Guida agli standard europei di qualità nella validazione delle competenze dal volontariato, uno strumento innovativo pensato per valorizzare l’esperienza volontaria e facilitarne il riconoscimento in ambito formativo e professionale. La guida è il principale risultato del progetto europeo eQval – European quality standards in validation of the learning from volunteering – cofinanziato dal programma Erasmus+ e avviato nel 2023 su iniziativa della Piattaforma del volontariato spagnolo, con il coinvolgimento di CSVnet, l’associazione dei 49 Centri di servizio per il volontariato italiani (Csv) e di altri partner europei: Cesur (Spagna), Munster Technological University (Irlanda), Centro europeo per il volontariato – CEV (Belgio), Confederazione portoghese del volontariato (Portogallo) e Psitest (Romania).