Là dove c’era un letto, una doccia e una camerata, oggi c’è una sedia, una scrivania e un laboratorio permanente di idee e progetti, tutti orientati a rendere Padova una città sempre più inclusiva e solidale. Manutentati gli impianti e ridipinte le pareti, oggi quelle camere sono diventate gli uffici di vari Enti del terzo settore, protagonisti di quello che punta a essere un lungo percorso di co-progettazione ambizioso, e anche piuttosto innovativo, tra il Comune e il Csv di Padova e Rovigo, che hanno lavorato assieme per renderlo un nuovo “Spazio comune per una Padova inclusiva”. Si chiama Ostello delle Idee ed è stato inaugurato sabato 24 maggio alla presenza di oltre un centinaio di persone.
Il plauso alle istituzioni
“Siamo orgogliosi di questo progetto – ha commentato l’assessora al Sociale del Comune di Padova Margherita Colonnello. – Uno spazio della nostra città diventa luogo vissuto da chi si occupa di solidarietà e sostegno alle persone. Quest’ulteriore opportunità è frutto della collaborazione tra istituzioni, volontariato sociale, terzo settore e cittadinanza, per questo ringrazio tutti e tutte: vogliamo continuare a essere città educante e comunità aperta, che favorisce processi di inclusione sociale a più livelli, con sempre nuovi legami solidali”.
“Si tratta di una struttura innovativa, che si propone come crocevia di esperienze e proposte di crescita e inclusione da ogni parte del territorio – ha esclamato Silvia Bonanato, consigliera del CSV di Padova e Rovigo. – Se il Centro Servizio Volontariato è il bacino di servizi personalizzati, offerti per aiutare le associazioni a crescere e a camminare insieme, l’Ostello delle Idee diventerà la fucina dove trasformare i bisogni della comunità in risposte concrete e tangibili, sotto forma sia di azioni individuali, sia di attivazioni collettive”.
“Ci tenevo a esserci – ha aggiunto Andrea Micalizzi, vicesindaco. – Questo spazio è simbolo del cambiamento più recente vissuto dalla città e la sua riqualificazione è un traguardo, tanto quanto un punto di partenza: le associazioni che lo abitano si impegnano quotidianamente per una Padova accogliente, in grado di accompagnare e integrare, e si coordinano fra loro con sinergia”. Nel portare i saluti del sindaco Sergio Giordani e dell’amministrazione tutta, gli ha fatto eco Francesca Benciolini, assessora ai Diritti umani, che ha precisato trattarsi di una gioia condivisa da tutti i settori. Manish Saini, presidente della Commissione Stranieri di Padova, si è detto fiero di sentirsi parte di un “ostello, casa per realtà accoglienti e desiderose di pace”. Di una comunità che si articola intorno a uno spazio condiviso, come la sala comune del primo piano, ha parlato anche Cristina Piva, assessora al Volontariato, che concordava sul trattarsi di un “passo verso l’inclusione e la pace che vogliamo”.
Due passi all’interno
Passata la bussola di vetro che saluta l’ingresso, subito all’imbocco del corridoio al piano terra si trovano un primo bagno gender neutral e un baby point, punto per il cambio e l’allattamento di bebè. Superati quelli che diventeranno i due nuovi uffici dei Servizi integrati in rete (Sir, ex Cisi) del Comune, ecco lo sportello di Avvocato di Strada Padova e dell’associazione La Strada Giusta, che contrastano l’emarginazione offrendo tutela legale e orientamento ai servizi sul territorio. Appena dopo, l’ufficio direzione e presidenza de La Ginestra, cooperativa che rende i conflitti meno insormontabili e più umani grazie al ricorso ai molteplici strumenti della giustizia riparativa. Adiacente c’è Amref Health Africa, associazione di promozione della salute fisica e mentale tra le popolazioni africane. In fondo, in una stanza doppia ben arredata e accogliente, Refugees Welcome Italia, che grazie all’Ostello delle Idee ha per la prima volta una sua sede anche a Padova. Dopo il lungo giro scale, superata la svolta a destra che condurrebbe al grande stanzone adibito a “Spazio comune”, si incontrano i tre uffici di Xena, Centro scambi e dinamiche interculturali che da trent’anni valica i confini nazionali per dare opportunità educative in tutta Europa. Oltre la stanza che ospiterà l’ufficio del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale e della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera, altri due servizi del Comune, altri due uffici de La Ginestra dedicati a per colloqui penali, sociali e scolastici. Infine, la redazione extra moenia di Ristretti Orizzonti dell’associazione Granello di Senape Padova, che da decenni dà una voce che non si sente mai, quella delle persone detenute. Infine Tangram, che sarebbe un rompicapo cinese declinato sul padovano in percorso di inclusione, solidarietà e speranza.
Il progetto “Ostello delle Idee” è stato sostenuto dalla Fondazione Cariparo nell’ambito del bando “Luoghi (non) comuni”.