di Redazione VDossier – 30 ottobre 2025

Il decreto sulle competenze è un riconoscimento per il volontariato e da oggi una sfida per gli ets

 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'atteso decreto che definisce i criteri per il riconoscimento sia in ambito scolastico sia in quello lavorativo. Soddisfazione espressa su Vita.it dal viceministro Bellucci. Secondo Chiara Tommasini "la sfida è renderlo una pratica diffusa".

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 248 del 24 ottobre 2025, il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, il Ministro dell’Università e della Ricerca e il Ministro della Pubblica Amministrazione, del 31 luglio 2025, emanato in applicazione dell’art. 19, comma 2, del Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 e s.m.i. (Codice del Terzo Settore). Il Decreto definisce i criteri per il riconoscimento, in ambito scolastico e lavorativo, delle competenze acquisite attraverso attività o percorsi di volontariato. Inoltre, gli Enti del Terzo Settore sono individuati come soggetti titolati all’erogazione dei servizi di individuazione delle competenze esercitate durante attività di volontariato.

Sddisfazione da parte del viceministro Maria Teresa Bellucci che in un articolo scritto per Vita.it ha sottolineato che “questo decreto avrà una ricaduta reale nella vita di milioni di persone che si dedicano al volontariato. Facendo qualche esempio: per una ragazza che presta servizio in un’associazione di soccorso, le competenze maturate potrebbero valere come crediti in un corso di laurea in infermieristica; un volontario che si prende cura di persone anziane o disabili potrebbe acquisire un punteggio aggiuntivo o avere un titolo di preferenza in un concorso pubblico. Il volontariato diventa così una palestra di competenze e un ponte tra cittadinanza attiva e mondo del lavoro, dall’alto valore etico e culturale, soprattutto per i più giovani“.

Vita.it ospita anche una nota della presidente di CSVnet Chiara Tommasini che commenta quanto sia “un provvedimento atteso da anni, che apre finalmente una nuova opportunità per rendere visibile e spendibile ciò che il volontariato costruisce ogni giorno: capacità, conoscenze, relazioni, responsabilità. Per il sistema dei Centri di servizio per il volontariato questo è un risultato importante e coerente con un lungo percorso di sperimentazione e innovazione portato avanti negli ultimi venticinque anni“.

Un primo riconoscimento formale del valore delle competenze che le persone acquisiscono donando tempo ed energie alle proprie comunità che dovrà essere concretizzato. “Ora la sfida – commenta ancora Tommasini – sarà quella di accompagnare l’attuazione del decreto, affinché il riconoscimento delle competenze diventi una pratica diffusa e accessibile a tutte le organizzazione di Terzo settore, capace di valorizzare davvero le persone che scelgono di mettersi a disposizione per gli altri“.

Foto di Livia Lecchi da Tanti per tutti

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