di Marco Benedettelli – 30 ottobre 2025

Entrare in ascolto nelle terre del sisma. Cosi “C’entro” vuole rimuovere ogni tipo di maceria

 Con il progetto C’entro, Csv Marche Ets dal 2022 mappa e rafforza le associazioni dell’entroterra. Ed è ciò che si trova nelle linee strategiche prioritare del sistema dei Csv che tracciano lo sviluppo di competenze utili a rivitalizzare le aree interne.

I laboratori creativi per il Festival Incanto per il mondo, a Pioraco e Castelraimondo, cresciuto fino a divenire un punto di riferimento per la cultura dell’inclusione nel territorio. Le partite di calcetto camminato nel torneo Walk and Goal di Urbisaglia, aperto a chiunque, senza limiti di genere, età, preparazione sportiva. Lo sport che unisce del Torneo fra cinque comuni, tra Belforte del Chienti, Caldarola, Cessapalombo, Fiastrone e Serrapetrona, ideato come un’occasione di promozione del volontariato. E per chi ama progettare, costruire, rigenerare borghi e frazioni dimenticate, ci sono i laboratori di autocostruzione a Cessapalombo. E poi ancora, le letture per bambini a Visso, o gli spettacoli a San Severino del “Festival nazionale teatro integrato” dedicati ai temi dell’inclusione per persone disabili.

Quelle elencate sono alcune delle iniziative sostenute da “C’entro, insieme per le terre del sisma”, il progetto che Csv Marche ha messo in campo dal 2022 proprio per avvicinarsi e entrare nel cuore dell’entroterra colpito nove anni fa dal terremoto. Ma il supporto all’azione territoriale non è l’unico aspetto, perché C’entro in parallelo, sviluppa anche un lavoro d’ascolto e mappatura, con l’obiettivo di capire bisogni e nuove dinamiche dell’entroterra. Il progetto nasce nel segno dell’esplorazione, del dialogo costante con il territorio, per mettere a fuoco le risorse che vengono dal volontariato. Con la predisposizione di chi “entra” appunto, fa domande, si mette in ascolto, prende appunti, così da elaborare insieme ai volontari delle associazioni, e agli enti del terzo settore e alle amministrazioni pubbliche nuove mappe capaci di segnare strade future, durature nel tempo.

Parliamo di un’area dove il terremoto del 2016 ha modificato il paesaggio, lasciato macerie e cantieri che hanno stravolto sia le piccole frazioni sia le cittadine più popolose e dove gli equilibri sociali, come la disposizione psicologica di molti abitanti, hanno vissuto trasformazioni profonde. Dopo il terremoto e poi la pandemia, il tasso di spopolamento in molti borghi ha avuto un’accelerazione a doppia cifra. Attraverso le relazioni che C’entro costruisce e rafforza, l’intento di Csv Marche è capire come le cose negli ultimi anni stiano mutando. Per riuscirci bisogna andare incontro a quelle “regioni periferiche”, così vicine eppure così lontane in questa realtà tanto interconnessa quanto distratta.  Lo spiega Paolo Gobbi, presidente di Csv Marche Ets che con Simone Bucchi, già presidente di Csv Marche e oggi nel Collegio dei Garanti di Csvnet, è tra i principali ideatori del progetto. “C’entro è un’occasione fondamentale per capire meglio il mondo associativo del cratere sismico e creare un’azione di prossimità e continuità. È in questa direzione che il progetto ha subito fissato delle occasioni specifiche di presenza e ascolto, quest’anno organizzate negli incontri dei Talking Map – Dialogare per connettere. Ovverouna serie d’incontri con il volontariato delle aree interne, città per città, che a oggi si sono tenuti a Sarnano, Matelica, Fabriano, San Ginesio e Massa Fermana, ma altri ancora ne seguiranno. “L’obiettivo – continua Gobbi – è intercettare bisogni, risorse e opportunità del territorio, attraverso la voce delle realtà associative e di tutti gli Ets, cosicché possano nascere nuove connessioni e sinergie, anche stimolando la collaborazione tra Enti del Terzo settore e Amministrazioni pubbliche, grazie l’acquisizione di competenze in tema di co-programmazione e co-progettazione”.

 L’azione risponde alla visione indicata Csvnet, che traccia come strategico lo sviluppo di competenze utili a rivitalizzare le aree interne sempre più spopolate, dando nuova linfa alle associazioni, che col loro attivismo sono poli attrattivi e di resilienza nonché fonte di ispirazione per progetti di vita fra tanti giovani desiderosi di non abbandonare i luoghi natale.
In questa cornice, C’entro organizza e coordina confronti diretti con le istituzioni e amministrazioni locali, un centinaio quelli finora realizzati, con gli Ambiti territoriali sociali, Università, Scuole e Fondazioni, per generare nuove energie rispetto al ruolo del Terzo settore nell’area del cratere sismico. “Le associazioni sentono il bisogno di una prossimità continua e strutturata, ed è qui che il ruolo del Csv Marche Ets è molto ricercato – spiega il presidente Gobbi, nell’analizzare gli aspetti venuti in rilievo – è anche forte la necessità di ricreare spazi fisici, di aggregazione, per le proprie attività. Il terremoto si è portato via sedi, stanze, lasciando i volontari senza punti di riferimento”.

A partire dal 2022, grazie a C’entro è stato possibile mappare e conoscere più di 565 associazioni all’interno del cratere sismico, fra queste una cinquantina a maggioranza under 35. E nel frattempo sono state sostenute centinaia di attività che hanno coinvolto migliaia di persone, tra sport, cultura, scambi d’idee, così da rafforzare la propria sinergia con quel volontariato che è un’inesauribile fornace d’ energia. Nel corso della prossima annualità continueranno a crescere le relazioni umane, lungo il sentiero che permette di fare “C’entro” nelle terre del sisma, senza pregiudizi, senza dare nulla per scontato, per rimuovere ogni tipo di maceria, visibile e invisibile e portare alla luce nuovi tesori.  

TI POTREBBERO INTERESSARE